La coppia ha cinque figli: Rosa, Maria, Francesc, Francesc (battezzato con lo stesso nome del fratello maggiore defunto) e Antoni. Di questi, Antoni Gaudí è l'unico che riesce a superare i 35 anni.

Il maestro Berenguer è il padre di Francesc Berenguer i Mestres, che diventerà suo grande amico e collaboratore. Per quanto riguarda gli studi secondari, durante i primi anni ottiene voti bassi, tranne in geometria e aritmetica, materie in cui eccelle. Riceve una formazione classica, religiosa e umanistica.

La rivista pubblica dieci numeri da dodici copie ciascuno.

Studia come materie elementi di fisica e storia naturale. Si iscrive alla Facoltà di Scienze dell'Università di Barcellona e segue corsi preparatori di architettura con l'obiettivo di accedere alla Scuola Provinciale di Architettura. In questo periodo vive con il fratello Francesc in Plaça de Montcada, al numero 12, accanto alla chiesa di Santa María del Mar.

Fino ad allora, il monastero era abbandonato e in precario stato di conservazione.

All'epoca era responsabile dello sviluppo edilizio del Parco della Ciutadella. Per questo spazio urbano collabora alla progettazione della recinzione perimetrale, della cascata monumentale, della balaustra del monumento a Carles Aribau e della vasca di regolazione dell'acqua. La sua partecipazione dura fino al 1878.

Ci sono anche alcuni disegni per i lavori di preparazione per l'ammissione alla Scuola Provinciale di Architettura di Barcellona. Scritto sotto forma di diario, questo manoscritto contiene appunti su una casa padronale, sull'arte della decorazione, sul suo lavoro personale e sul rapporto con i suoi professori. Lo termina nel 1877, con le note di un pranzo festivo tenutosi con gli architetti del primo anno della Scuola.

Di questo periodo studentesco, sono da segnalare i progetti di una porta cimiteriale (1875) e di un molo (1876).

Tra i progetti: un calcolo statico del deposito d'acqua del Parco della Ciutadella (1875), un progetto per l'ospedale generale di Barcellona (1876-1877), un progetto per il padiglione spagnolo all'Esposizione di Filadelfia (1876) e una fontana per la Plaça Catalunya di Barcellona (1877). Il lavoro di fine corso è un progetto per un'aula magna di una università (1877).

Un'organizzazione nata tre anni prima con l'obiettivo di promuovere uscite culturali per discutere le qualità scientifiche e artistiche del patrimonio visitato.

Un evento tenutosi a dicembre presso l'Ente Nazionale per la Promozione del Lavoro di Barcellona. Nel gennaio 1881, Gaudí scrive un articolo in catalano sulla mostra, che fu pubblicato in due puntate sul giornale La Renaixensa.

L'architetto stava costruendo la chiesa del Colegio del Sagrado Corazón de Jesús in Carrer de Casp a Barcellona. Per lo stesso Joan Martorell aveva lavorato anche alla chiesa in stile neogotico di Las Salesas, situata in Passeig de Sant Joan a Barcellona.

L'incontro si tiene il 18, 19 e 20 giugno, e durante lo svolgimento vengono lette opere di Àngel Guimerà, Narcís Oller e Artur Masriera. I partecipanti visitano anche Perpignan ed Elna, dove vengono scattate fotografie nel chiostro.

Può contare anche sullo studente di architettura Joan Bordàs i Salellas e sui fotografi Mas i Cuyàs. La mostra si tiene tra aprile e giugno al Grand Palais, con il patrocinio di Eusebi Güell, che investe una notevole quantità di denaro. Le opere, che non sono ufficialmente in concorso, vengono esposte in una sala a lui riservata. La critica gli è molto favorevole.

Dopo la chiusura della mostra, le opere tornarono a Barcellona e vengono installate nell'atelier della Sagrada Familia. A causa dell'incendio del 1936, la maggior parte di esse andrà persa.

Da questo momento in poi, invece di rimanere da solo nella casa del Park Güell, preferisce rimanere nel laboratorio della Sagrada Familia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Il 12 dello stesso mese il suo corpo viene sepolto nella cappella del Carmen nella cripta della Sagrada Familia in mezzo a una folla in trepidante attesa.